<%@LANGUAGE="VBSCRIPT"%> La sindrome di Peter Pan

La ricerca dei vecchi amici

di Alberto Pirodda

Quando mi arrivò la cartolina postale, inviata da Andrea Lauricella, che mi chiedeva se ero io quello del "colpo d'anca", provai una strana sensazione, come se quel momento lo avessi aspettato da tanto tempo; era qualcosa di latente che avevo in me e mi sembrava di aver sempre saputo che, prima o poi, sarebbe successo. Gli scrissi subito una lettera e, pochi giorni dopo, gli telefonai: - Pirodda - mi rispose con spiccato accento siciliano - Come se sente ca sei sardo, ha! - - Ebbene si! - risposi imitando Amedeo Nazzari - (con le "e" molto chiuse) ognuno ha l'accento che mamma gli ha dato!- (noi sardi abbiamo avuto la dominazione spagnola per diversi secoli e quindi raddoppiamo quasi tutte le consonanti e non conosciamo gli accenti tonici, anche perché l'italiano c'e l'hanno insegnato i piemontesi, non i toscani). Ci siamo raccontati i fatti nostri e subito dopo mi sono messo all'opera. Ho contattato Mario Favilla e Marco Zaccheddu ed ho inviato le loro coordinate a Franco Prisco e ad Andrea.

 

E' così cominciata la ricerca dei nostri vecchi amici. Oltre che Prisco e Lauricella, si sono dati da fare: Mario Favilla, Orazio Russo, Massimo Setta e Angelo Sinisi. Hanno dato un valido aiuto anche Paolo Grappasonni e Ubaldo Rossetti . Marco Rosellini una domenica di novembre ha inforcato la sua motocicletta e da Conegliano è arrivato fino a Longarone dove ha rintracciato Rubens Bozolo. Anche qualche altro amico ha collaborato ma al momento non ricordo i particolari. Come ha giustamente detto Massimo Setta : - "Chi la visto? " ci fa un baffo!- Infatti abbiamo rintracciato colleghi in tutto il globo: Bertini in Australia, Colombo in Madagascar, Peano in Colombia, Meneghetti in Ghana, Dall'Acqua in Argentina, Cuturi in Austria e Solaro in Belgio.

 

Io ho iniziato il lavoro di ricerca inviando una quarantina di cartoline e biglietti postali che iniziavano così: "Se sei un ex del 43° corso AUC ecc. mettiti in contatto, epistolare o telefonico con...", poi, visti gli scarsi risultati, sono passato alla ricerca telefonica. Inizialmente ho lavorato in coppia con Favilla, che viene spesso in Sardegna (da tre anni è fidanzato con mia sorella Rosella); io cercavo i numeri telefonici su internet e li passavo a Mario (io detesto telefonare). Con lui abbiamo rintracciato Giuseppe Bombara, Orazio Russo, Umberto Francisci, Marcello Andreangeli, Antonio Callisto, Giancarlo Settimi, Vito Galvagno, Giuseppe Oreni, Gianni Sormani , Rolando Guerrieri e Paolo Grappasonni. Di Orazio Russo ce ne sono parecchi ma mi sono ricordato che è nato a Foglianise (siamo stati Sergenti AUC insieme) e quindi siamo andati a colpo sicuro. Per rintracciare Umberto Francisci, che non abita più a Roma, abbiamo chiamato il padre (ultranovantenne) che avevo conosciuto (sempre quando eravamo sergenti AUC) e che si chiama Aurelio, poi lui ci ha dato il numero telefonico di Follonica. Gli altri sono stati casi abbastanza semplici.

 

Poi Mario ha avuto meno tempo ed ho dovuto imporre a me stesso di telefonare anche se non mi piace e, in un lasso di tempo che va da giugno del 2003 ad aprile del 2004, ho rintracciato altri ventotto ex commilitoni: Mario Cappello, Mario Mattogno, Giulio Tradati, Enzio Camurati, Claudio Solaro, Giuseppe Federici, Gianni Vattolo, Gabriele Tarantino, Angelo Pe, Francesco Tenzi, Marco Rosellini, Agostino Martello, Gerardo Luzzato Giuliani, Paolo Rossi, Alfredo Ferrari, Walter Iannetti, Nazzareno Macellari, Claudio Petri, Paolo Romagnoli, Ciro Sandomenico, Lorenzo Fruscalzo, Giovanni Cattaneo, Francesco Bonura, Pietro Serra, Francesco Del Monte, Nicola Dall'Acqua, Pier Luigi Montaguti e Ivano Miotto.

 

In alcuni casi mi sono rivolto ai familiari che vivono ancora al vecchio indirizzo o nel Comune d'origine (vedi: Mario Cappello, Claudio Solaro, Giuseppe Federici, Angelo Pe, Francesco Tenzi, Marco Rosellini, Gerardo Luzzato Giuliani, Ciro Sandomenico, Francesco Del Monte e Ivano Miotto). In molti altri casi ho dovuto fare decine di telefonate a una marea di omonimi. Quando ho rintracciato Paolo Rossi l' ho ringraziato di non aver cambiato città: in Italia ci sono qualcosa come 300 "Paolo Rossi". Lo stesso dicasi per: Sergio Ferrari, Bruno Gatti, Roberto Roberti, Giuseppe Giugliano che sono stati rintracciati solo alla fine da Massimo Setta . Purtroppo Roberto era deceduto nel 2001.

 

Quasi tutti sono stati molto contenti di essere stati "rintracciati", Lele Tarantino si è addirittura un po' commosso. Solo Martello non ha dimostrato molto entusiasmo. L' ho chiamato al telefono e gli ho chiesto se era lui quell'Agostino Martello che aveva partecipato al 43° corso AUC a Bracciano; dopo il suo assenso, sentendolo un po' freddo, gli ho spiegato che la nostra ricerca andava avanti da sei mesi e che avevamo rintracciato un' ottantina di ex commilitoni, che era stato aperto un sito su internet che ci riguardava, e che pensavamo di organizzare un incontro a Bracciano; alla fine mi ha chiesto: - Ma perché? - Naturalmente ci sono rimasto un po' male anche quando ha concluso dicendomi che se fosse stato interessato si sarebbe fatto vivo lui. Non gli ho chiesto se aveva un cellulare e un indirizzo di posta elettronica. Poi ho saputo che si è fatto vivo con Massimo Setta e gli ha dato il suo indirizzo e-mail; evidentemente gli è piaciuto il sito.

 

Quello di Martello è stato un caso unico, infatti tutti gli altri sono stati molto contenti di essere stati "rintracciati"; in diversi casi è successo addirittura che qualche omonimo dei nostri colleghi, si è dispiaciuto di non essere la persona che cercavo, è rimasto impressionato favorevolmente della nostra ricerca e mi ha fatto gli auguri di una buona riuscita. Sono sicuro che la nostra iniziativa ha dato l'avvio a ricerche simili alla nostra.

 

Alcuni ritrovamenti sono stati abbastanza "curiosi". Ad esempio quelli di Nicola Dall'Acqua, di Pier Luigi Montaguti e quello (fittizio) di Francesco Del Monte.

Avevo trovato un Francesco Del Monte nel Veneto; l' ho contattato con la solita formula: - Sto cercando i colleghi del 43° corso AUC di Bracciano ecc.- Mi ha risposto che era proprio lui, però non si ricordava di me e neanche di Prisco, di Lauricella, di Favilla, di Sinisi e di Russo; l'unico di cui si ricordava era Massimo Setta . Inoltre aveva fatto il corso nei missili e non nella pesante campale. Pensai ad un ennesimo errore del "Mac P" e, raccolti i suoi dati (cellulare e indirizzo e-mail), lo salutai con la promessa di inviargli al più presto l'elenco dei colleghi fino ad allora rintracciati. L'indomani gli spedii quanto promesso e nella lettera di accompagnamento gli scrissi, tra l'altro, "Sono passati ormai 37 anni da quel 17 settembre 1966... ecc". Qualche giorno dopo mi telefonò per avvertirmi che si era sbagliato, infatti nel 1966 aveva solo sedici anni; il corso AUC lo aveva frequentato diversi anni dopo. L'unica cosa che mi sono domandato è stata: - Ma quanti corsi ha frequentato Massimo Setta ?-

 

Il "nostro" Francesco Del Monte l'ho rintracciato poi a Torino con il parziale aiuto del fratello che mi ha dato l'indirizzo e utilizzando il disco "pagine bianche" della Telecom, che mi aveva procurato Franco Prisco, non ho avuto difficoltà a trovarlo.

 

Con lo stesso disco ho trovato Nicola Dall'acqua a Larino in provincia di Campobasso. Non poteva essere che lui, visto che Larino è il suo comune d'origine, ma il telefono squillava sempre a vuoto. Ho pensato che forse Nicola lavora in qualche altra città e torna nel suo comune per le feste o durante le ferie. Ho provato a chiamarlo diverse volte ed ho provato anche il giorno di Pasqua. Proprio quel giorno mi ha risposto; abbiamo fatto una lunga chiacchierata ed ho saputo che vive in Argentina ed era in Italia per combinazione. E' stato un colpo veramente fortunato.

 

Anche il ritrovamento di Montaguti è stato un po' strano. Ho trovato sul disco il suo vecchio indirizzo, ma, facendo quel numero si sentiva una voce che diceva: - Numero inesistente!- Allora, nel computer, ho indicato solo il recapito e mi sono comparsi i nomi dei dieci inquilini di quella palazzina; ho chiamato il primo dell'elenco ed ho chiesto notizie di Montaguti. Mi ha spiegato che non viveva più a quell'indirizzo, non sapeva dove fosse andato a vivere ma sapeva che una figlia aveva aperto un'edicola a Pianoro (un Comune in provincia di Bologna). Allora ho cercato nel disco: "edicola" "Pianoro" ed è comparso il nome di un utente; ho chiamato e mi ha risposto una voce femminile che non conosceva Pier Luigi ma sapeva che una signora giovane aveva aperto un'edicola da poco e mi ha dato il numero telefonico. Ho telefonato ed a risposto una voce maschile; quando gli ho spiegato che cercavo notizie di Pier Luigi Montaguti mi ha risposto: - Ma è mio suozero!- Mi è venuta voglia di rispondere: -Boia d' un mond lader!-

L'ultimo ritrovamento è stato quello di Danilo Fibbia, sapevamo che vive a Rovereto e Massimo Setta è riuscito ad avere il suo indirizzo, ma non ha telefono. Allora gli ho scritto una lettera e, qualche giorno dopo, mi ha chiamato al cellulare. Con lui è finita la ricerca.

 

Nel Raduno che si è tenuto a Bracciano il 18 e 19 settembre 2004 ci siamo rivisti in quaranta. Sembrava che ci fossimo salutati l'altro ieri ed invece sono passati trentotto anni. Questo dimostra che c'è in tutti noi il desiderio di rivederci. Adesso bisogna organizzare l'incontro massiccio del 40° anniversario e, nel frattempo, anche degli incontri locali.

Cagliari, 19-Ott-2004.